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Il Codice Clesiano

I dodici volumi del Codice Clesiano furono commissionati dal principe-vescovo Bernardo Cles nel 1536, non appena fu restituito al principato vescovile l'archivio segreto che era stato portato a Innsbruck dal principe-vescovo Giorgio di Lichtenstein durante le rivoluzioni del 1407-1409. Bernardo Cles volle che tutti i documenti contenuti nei libri feudali dei suoi predecessori fossero trascritti in volumi di pergamena di più sicura conservazione. Il Codice Clesiano rappresentano ciò che di meglio si possa desiderare, sia per quanto riguarda i fogli di pergamena, sia per la scrittura uniforme, sia per la miniatura a tutta pagina che adorna il primo foglio di ogni volume, sia infine per la legatura dei volumi rinforzati con piastre di ottone traforato e con borchie. Tutto questo doveva concorrere a fare in modo che i detti volumi fossero degni di custodire e rappresentare i diritti e le prerogative del principato vescovile di Trento.