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Asia Bibi “forte e fragile” a un anno dalla condanna a morte per blasfemia

Il presidente della Masihi Foundation conferma il crescente livello di allerta attorno alla madre cattolica, condannata a morte per blasfemia. La fede della donna resta salda, prega e digiuna per i cristiani e il Pakistan. L’attivista aggiunge che nel Paese prende piede “una forma peggiore di estremismo”.

Sta in:
Asia News Anno 2011 N. 245 P. 27-28