Dal genocidio a uno sviluppo d'élite. Il prezzo della ripartenza del Ruanda

Il genocidio che nel 1994 ha causato, in Ruanda, la morte di quasi un milione di persone di etnia tutsi in appena cento giorni, è oggi un fatto del passato di cui si parla e che non è stato dimenticato, ma che si vuole superare. Soprattutto tra i giovani, infatti, le definizioni etniche non hanno più significato e, al contempo, il Paese ha programmato e messo in atto un piano di sviluppo anche per rilanciare la propria immagine. Tuttavia, non mancano le obre anche fra i nuovi progetti, come quella costituita dal patto anti-migranti stipulato con Londra.