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Il 9 novembre la popolazione malgascia andrà al voto per le elezioni presidenziali. Se da un lato il governo di Rajoelina (insediatosi dopo il colpo di stato del 2018) ha portato a una certa stabilità politica, il suo mandato non ha certo risollevato la condizione del Paese. L'isola sta vivendo una delle peggiori recessioni della storia (aggravata dalla pandemia) e deve far fronte alle sempre più ricorrenti catastrofi naturali e alla povertà che attanaglia la maggior parte della popolazione. Gli anni di governo del presidente uscente non hanno favorito il miglioramento delle condizioni economiche e di sviluppo del Madagascar, e anzi, ha reso più fragile il sistema democratico e ridotto la libertà dei singoli (come dimostra il controllo che la maggioranza di governo ha sul processo elettorale). Le nuove elezioni potrebbero rappresentare un'occasione di svolta, ma i programmi presentati dai candidati (tra i quali è presente anche il presidente uscente) sono sostanzialmente uguali e, soprattutto, poco inerenti ai bisogni reali dei malgasci e poco dibattuti: ciò determina una scarsa consapevolezza nella popolazione e una diffusa sfiducia che potrebbe portare a un'estensione elettorale importante.
- Sta in:
- Nigrizia Anno 2023 N. 10 P. 26-29
- Thesaurus:
- elezioni, transizione democratica, democrazia, governo autoritario, governo, politica, partecipazione politica, politica estera, istituzioni, emergenza sanitaria, disastri ambientali, economia, povertà, crisi economica, progetti, economia locale, progetto di sviluppo, sviluppo economico, popolazione, corruzione, illegalità, indicatori economici, dati, statistiche, informazione, stampa, stampa alternativa, libertà, diritti civili, Africa, Madagascar