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Torna all'elencoL'esilio non ferma l'informazione
In Birmania, dopo la salita al potere dei militari nel febbraio 2021, molte testate giornalistiche hanno spostato le loro sedi nei territori confinanti (come la Thailandia) perchè le autorità governative dell'esercito hanno preso di mira l'informazione e i giornalisti. Anche se costretti a lavorare fuori dai confini e nella clandestinità, i giornalisti riescono a fare informazione attraverso una rete di reporter attivi in Birmania (facilitati, in ciò,ni dalla diffusione di mezzi di comunicazione quali smartphone, internet e social media). Non è la prima volta che i mezzi d'informazione indipendenti si trovano a dover lasciare il suolo birmano: era già successo nel 2011 e a distanza di dieci anni la situazione si sta ripetendo. Per comprendere meglio la condizione in cui si trovano a operare i giornalisti dissidenti, l'articolo riporta le parole di uno di loro: Toe Zaw Latt della testata indipendente Mizzima.
- Sta in:
- Internazionale Anno 2023 N. 1533 P. 43-44
- Già pubblicato in:
- Asia Nikkei (Giappone)
- Thesaurus:
- informazione, controinformazione, diritto all'informazione, libertà d'informazione, stampa, libertà di stampa, stampa internazionale, golpe, militari, politica, governo, testimone, testimonianza, social media, internet, mass media, giornalismo, impegno personale, impegno civile, impegno sociale, responsabilità sociale, libertà di espressione, libertà, Birmania, Asia, Sud-est asiatico