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Il Regno

Dal cuore alla mente

La Commissione europea a fronte dell'emergenza Ucraina ha attivato per la prima volta la direttiva n. 55 dd. 20 luglio 2001 relativa alla concessione della "protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati". I profughi ucraini sono quindi esentati dall'obbligo della richiesta di asilo e potranno rimanere sul suolo UE per un anno, rinnovabile per altri due. Non dovranno fermarsi nel primo paese d'ingresso, non subiranno restrizioni di movimento, potranno raggiungere i parenti  e gli amici e stabilirsi in un paese con un mercato di lavoro promettente. Questo fa degli ucraini risiedenti regolari a tutti gli effetti. Pur riconoscendo il valore di questo afflato sociale, emergono domande e controsensi, quali ad esempio il destino degli studenti immigrati in Ucraina e i profughi di altre guerre che rimangono comunque esclusi.

Sta in:
Il Regno Anno 2022 N. 8 P. 213-215