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I matrimoni combinati nei contesti d'immigrazione

Le giovani donne con background migratorio che si ribellano ai matrimoni forzati sono in aumento, ma l'esito di tale opposizione è talvolta drammatico. Per comprendere appieno questo fenomeno bisogna volgere l'attenzione alle condizioni di vita, alle pratiche culturali - non religiose - dei Paesi d'origine dove i valori tradizionali sono basati sul primato della comunità rispetto a quello dell'individualità peculiari della società moderna. Un elemento importante che deve essere tenuto in considerazione è che la pratica del matrimonio endoganico, pur avendo origini antiche, non è contemplata né nel Corano né nella Suma. La sua diffusione in Pakistan - e non nell'Africa subsahariana e in Asia meridionale - dove il testo sacro dell'Islam viene solo letto ed insegnato in arabo, una lingua che pochissimi conoscono, può originare fraintendimenti tra ciò che è religioso e ciò che è un'antica consuetudine tribale. La pratica del matrimonio combinato/forzato che trova particolare adesione nei primomigranti è una diretta conseguenza dell'irrigidimento che nasce dal timore di perdere la propria identità culturale originaria.

Sta in:
Vita e Pensiero Anno 2022 N. 1 P. 58-64