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Le mani sulla terra dei Masai

Nelle praterie del Loliondo nel nord della Tanzania è a rischio la sopravvivenza di migliaia di pastori masai che il governo vuole sfrattare dai territori d'origine per creare riserve naturali per i safari e la caccia commerciale. I pastori scacciati dalle loro terre, vivono oggi ai margini delle riserve, in prigioni a cielo aperto, incapaci di districarsi tra i meandri dei testi giuridici per tutelare i propri diritti. In tutto il continente africano bisognerebbe ripansare i modelli di aree protette, contemplando i diritti territoriali dei popoli indigeni, i migliori custodi della biodiversità e della tutela del loro territorio.

Sta in:
Africa. Rivista mensile dei Padri Bianchi Anno 2022 N. 1 P. 22-31