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Nuovi affari dell'Italia sulla frontiera per respingere le persone in Libia

L'Italia in collaborazione con la guardia marittima libica gioca ancora un ruolo chiave nella politica dei respingimenti dei richiedenti asilo grazie al cospicuo incremento di forniture tecnologiche, come un grande container mobile collegato al radar della base navale di Abu Sitta in Libia, finanziate direttamente dall'Italia oppure con risorse dell'Unione Europea. Nel frattempo le navi delle ONG vengono spesso ostacolate o fatte sostare a lungo al largo dei porti sicuri. La risposta alle migrazioni, complice anche il Viminale, rimane sempre e comunque quella militare. L'Europa si limita ad osservare e chiedere un miglior trattamento dei migranti durante gli interventi di ricerca

Sta in:
Altreconomia Anno 2022 N. 245 P. 10-13