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La strategia segreta contro le ong

Gli sforzi europei per smantellare la rete di trafficanti di esseri umani e l’immigrazione clandestina hanno potuto avvalersi della collaborazione della Dna (Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo), un ufficio specializzato di magistrati con sede a Roma, diventato famoso negli anni novanta per aver smantellato gran parte di attività mafiose in Sicilia e in altre parti d’Italia. A partire dal 2013 la Dna ha sperimentato una nuova strategia che prevedeva l’applicazione di metodi e protocolli in uso per la criminalità organizzata anche per affrontare l’immigrazione irregolare. Con questo metodo le polizie, le guardie costiere e le marine dei diversi paesi europei avrebbero potuto arrestare scafisti e contrabbandieri di esseri umani rivendicando la giurisdizione anche su acque internazionali. Tuttavia nel corso degli anni la situazione si è aggravata a causa delle problematiche insorte con la Guardia costiera libica, collusa con la criminalità organizzata. Dal 2019 la strategia europea sull’immigrazione è quindi cambiata, le navi delle Ong rimangono ancora l’unica ancora di salvezza per i migranti.

Cartina geografica: Senza soccorsi

Sta in:
Internazionale Anno 2021 N. 1407 P. 32-42
Già pubblicato in:
The Intercept (Stati Uniti)