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Una vita in lockdown

Dopo la brutale uccisione del presidente Moïse nel luglio del 2021, la situazione politica ad Haiti si è ulteriormente aggravata. Bande armate si dividono gran parte del territorio e controllando i rifornimenti di carburante tengono in scacco l'economia di un intero paese. L'aumento dei rapimenti e degli omicidi sono l'emblema di un paese invivibile, dove allo stato attuale non c'è alcuna possibilità di riscatto. Il settore tessile e l'agro-industria hanno portato i lavoratori sotto la soglia di povertà mentre le multinazionali tentano di impossessarsi delle risorse del sottosuolo espropriando i legittimi proprietari. L'ultimo ambito dello sfruttamento del paese da parte di compagnie internazionali, è quello del turismo di alta gamma che utilizzerà manovalanza a basso costo e che porterà ad un insaprimento delle disuguaglianze sociali. 

Sta in:
Missioni Consolata Anno 2022 N. 1-2 P. 10-16