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Il turismo fa comodo al regime

Soviet Tours, un'agenzia di viaggi con sede a Berlino insieme ad altre agenzie europee propone viaggi turistici in Siria, culla di civiltà millenarie, omettendo volutamente lo stato pietoso in cui versa il paese, devastato da dieci anni di guerra, dove la maggior parte delle infrastrutture è stata spazzata via dai continui bombardamenti e dove la popolazione se non è stata uccisa è migrata altrove. La Siria di fatto resta un paese in guerra, ai turisti non vengono mostrate le devastazioni ma solo quartieri ricchi dove la vita in apparenza è normale. Questa politica attuata dalle agenzie di viaggio rischia però di riabilitare il governo del presidente Assad.

Sta in:
Internazionale Anno 2021 N. 1439 P. 32-33
Già pubblicato in:
L'orient-Le-Jour (Libano)