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Vite sospese

In Cambogia vivono migliaia di famiglie vietnamite da alcune generazioni, ma sono prive di documenti, non possono acquistare proprietà, lavorare, avere assistenza sanitaria nè andare a scuola. Il governo cambogiano non riconosce loro alcun diritto e di fatto sono apolidi. Con l'aggravarsi della situazione pandemica, nel giugno del 2021 il governo combogiano è intervenuto duramente nei confronti della comunità vietnamita nella zona della capitale Phnom Pehne invitandola a lasciare il paese a bordo delle imbarcazioni su cui vivevano da decenni. Vecchi ranconi e risentimenti sono all'origine del respingimento di questi profughi anche da parte del Vietnam che non li vuole riconoscere come propri cittadini e non permette loro di entrare nel paese. Nonostante le numerose sollecitazioni mosse anche dalle Nazioni Unite, la situazione non accenna a migliorare.

Sta in:
Internazionale Anno 2021 N. 1432 P. 54-56
Già pubblicato in:
Trouw (Paesi Bassi)