Spoglio articolo

Torna all'elenco
valori

Il tema del dossier: multinazionali - talvolta statali - dalle risorse finanziarie inimmaginabili e dai profitti annui maggiori del Pil di alcuni grandi Stati nazionali: ecco le 200 società capaci di condizionare economia e politica dell’intero Pianeta. Un potere quasi illimitato nelle mani dei consigli di amministrazione di marchi noti (Walmart, Shell, General Electric...) o semisconosciuti al grande pubblico (Axa, Glencore, China Railway Group...), ma tutti così interlacciati tra loro da costituire una rete globale in cui – se lo chiede il dossier di copertina di Valori d’aprile – cosa succederebbe se una di queste compagnie crollasse? E quando in gioco entrano anche i capitali enormi dei Fondi sovrani la concorrenza si altera e crescono i rischi di instabilità finanziaria per le Borse di tutto il mondo...
- Le 50 aziende che tirano le fila del mondo.
- La rete del controllo.
- Le prime della classe: una carrellata delle prime multinazionali in termini di fatturato per ogni settore di attività.
- Multinazionali made in Italy.
- Il socialismo di mercato della prima potenza mondiale: la Cina cambia il suo paradigma produttivo: da 1° esportatore mondiale ora intende concentrarsi sul mercato in terno e su una crescita qualificativa.
- Se la mia Patria si chiama Multinazionale.
- La Cina punta a creare giganti dell’industria.
- Ricchezza o pericolo?
- Cartina: Più ricche degli Stati (dati Wal Mart nel mondo - fatturato paragonato al Pil del paese)

Sta in:
Valori Anno 2013 N. 108 P. 14-25, 38-39