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Haiti. Al voto tra timori e speranze;
“La lotta per la giustizia è parte dell’annuncio del Vangelo”;
A fianco del popolo per costruire la democrazia;
“Basta con l’impunità”;
“Qualcosa qui può davvero cambiare!”;
“Il voto strumento nelle mani del popolo”;

Il 25 giugno e 7 luglio 1995 gli haitiani rinnoveranno la Camera dei deputati, 18 senatori su 27, i sindaci e 2.000 Consigli di Amministrazione delle Sezioni Comunali (CASEC). La campagna elettorale si è svolta però in un clima di tensione alimentato dalla criminalità comune e dagli ex membri dei corpi repressivi, almeno 50.000 dei quali sarebbero tuttora armati.
In “La lotta per la giustizia è parte dell’annuncio del Vangelo” viene proposta la lettera che mons. Emmanuel Constant ha scritto ai fedeli della sua diocesi, in occasione della visita ad Haiti del card. Roger Etchegaray, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
In “A fianco del popolo per costruire la democrazia” si propone la dichiarazione della Commissione Episcopale Nazionale Giustizia e Pace, prodotta al termine dell’assemblea generale del marzo 1995.
In “Basta con l’impunità” si pubblica la dichiarazione della Conferenza Haitiana dei Religiosi.
In “Qualcosa qui può davvero cambiare!” si propone il Messaggio pastorale dei vescovi di Haiti ai fedeli, in vista del voto del 25 giugno.
In “Il voto strumento nelle mani del popolo” viene reso noto il documento prodotto dalla Conferenza Haitiana dei Religiosi riunitasi nel maggio 1995
Sta in:
SIAL Anno 1995 N. 7 P. 09/13