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Torna all'elencoHaiti. “Agli USA chiediamo il disarmo dei macoutes”;
“Il metro della transizione democratica restano i poveri”;
“Aristide non è prigioniero degli Usa”;
“Haiti resta una sfida per la Chiesa”;
Aristide lascia il sacerdozio;
Ad Haiti, dopo il rientro del presidente Aristide, si celebrerà il passaggio delle consegne dai marines alle truppe dell’Onu che avverrà il 31 marzo 1995: i marines avevano il compito di assicurare un ambiente di stabilità e sicurezza, ma il disarmo dei Tonton Macoutes non è stato totale, per cui c’è il rischio di nuove violenze.
Nel primo articolo si propone l’intervista a Claudette Werleigh, esponenete di Pax Christi International.
In “Il metro della transizione democratica restano i poveri” viene pubblicato un testo prodotto dalla Conferenza Haitiana dei Religiosi i quali, commentando la situazione del paese, sostengono la necessità di una riconciliazione nella verità.
In “Aristide non è prigioniero degli Usa”, padre Antoine Adrien, religioso spiritano che ha guidato la Commissione Presidenziale che dal 1992 ha condotto le trattative per il rientro del presidente Aristide, sostiene come la situazione odierna del paese sia molto migliorata rispetto a quella dell’ultimo triennio. Questo anche se è innegabile che i problemi sono ancora molti, e alcuni di essi rendono precaria la pace.
Viene poi proposta l’intervista a mons. Willy Romélus, vescovo di Jeriemie (“Haiti resta una sfida per la Chiesa”).
Infine si dà la notizia della rinuncia al sacerdozio da parte di Aristide: la nunziatura apostolica ha negato l’esistenza di pressioni esercitate sul presidente per giungere a tale risoluzione (“Aristide lascia il sacerdozio”)
- Sta in:
- SIAL Anno 1995 N. 2 P. 14/17
- Thesaurus:
- politica, transizione democratica, chiesa cattolica, Haiti, America centrale, Stati Uniti, Nord America