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Tra colpo di Stato e rivoluzione 2.0

Dal Cairo infiammato dalle rivolte giungono segnali contrastanti: gli eventi si susseguono coinvolgendo la folla in grandi manifestazioni di piazza. E mentre molte, troppe incognite restano aperte sul futuro del Paese, l’Egitto si prepara alle elezioni di fine anno. “Avere delle istituzioni democratiche non basta. Bisogna saperle gestire democraticamente. Oramai tutti sanno bene che indietro non si può tornare”, dice il missionario p. Giuseppe Scattolin, dal centro Dar Comboni.

Box: 3 anni in permanente rivoluzione

Sta in:
Popoli e Missione Anno 2013 N. 8 P. 4-9