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Teheran. Voglia di vivere

Analisi della società iraniana. Il quadro che ne emerge è di apertura e di curiosità verso le altre culture. Ne sono testimonianza la tv satellitare, internet con i blog più interessanti del web.
La condizione delle donne è complessa: in città costituiscono il 65% degli studenti universitari e sono la maggioranza anche tra i laureati. La carriera è più difficile rispetto agli uomini, ma ci sono donne in quasi tutti gli ambiti lavorativi. Nelle campagne, più arretrate, la donna è maggiormente discriminata. La disoccupazione intellettuale di massa (maschile e femminile) dura da anni; l’inflazione è altissima, molti emigrano.
La libertà di culto è garantita dalla costituzione, che riconosce come minoranze religiose: gli zoroastriani, gli ebrei e i cristiani, che hanno anche un loro rappresentante in parlamento, ma non sono riconosciuti i musulmani sunniti. Proibito invece il proselitismo. Unica minoranza non tollerata i Baha’i, considerata un gruppo politico.
In conclusione il sistema politico e l’attuale governo sono “radicali” ma la società non lo è affatto. L’errore dei media occidentali è giudicare il Paese in base ai suoi governanti.

Sta in:
Popoli e Missione Anno 2008 N. 7-8 P. 17-22