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Cina: il vescovo recluso e quei cattolici che resistono

Gli arresti domiciliari inflitti in luglio al vescovo ausiliare di Shangai, Ma Daqin, che si è dimesso dall’Associazione patriottica subito dopo la sua ordinazione, riaprono un duro confronto tra regime e mondo cattolico cinese.
“Nel corpo ecclesiale della Cina si riaprono antiche ferite e viene minata la fiducia tra i fedeli, riportati alle vecchie diatribe che volevano identificare la qualità dei credenti in base al rapporto intrattenuto con l’Associazione patriottica o con il movimento clandestino”

Sta in:
Popoli Anno 2012 N. 11 P. 54-55