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Quali infrastrutture per quale sviluppo?;
Una questione di sovranità e democrazia

A cura di Giulio Sensi.

Le grandi opere, come le dighe, comportano spesso gravi danni ambientali e sociali, mentre i paesi poveri hanno bisogno soprattutto di infrastrutture più piccole, rispettose dell’ambiente e vicine ai loro bisogni reali: una filosofia che stenta a passare tra le istituzioni internazionali; intervista al coordinatore della Campagna per la riforma della banca mondiale.

Sta in:
Mani Tese Anno 2009 N. 461 P. 22-23