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Bangladesh, tra nazionalismo e islamismo

“Questo Stato sud-asiatico, con oltre 163 milioni di abitanti in maggioranza musulmani, si estende su un territorio che è metà dell’Italia. Secondo la Banca Mondiale, il progresso del Bangladesh dal 2000 al 2010 è stato notevole, passando da 63 a 47 milioni di persone al di sotto la soglia di povertà (2,5 dollari al giorno). Ma ci sono ancora 26 milioni di bengalesi in estrema povertà, che vivono con 1,25 dollari al giorno o meno. Questo progresso è dovuto, tra l’altro, alla consistente produzione ed esportazione di abbigliamento, dato il bassissimo costo del lavoro, e alle rimesse degli oltre sette milioni emigrati in 140 Paesi. Le recenti elezioni politiche, le più sanguinose dei 43 anni di storia del Paese, hanno ripresentato la polarizzazione ancora irriconciliabile tra lo schieramento di centro-sinistra, secolarista e fondato sull’identità linguistica bengalese, e quello di centro-destra, islamista e meno filo-indiano”

Sta in:
La Civiltà Cattolica Anno 2014 N. 3930 P. 602-612