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Lavorare per non esserci

Riflessione di una volontaria in Zambia: come convivere con uno sviluppo distorto, che saccheggia il territorio abbinando centri commerciali a bambini di strada? Non è semplice sedare l’ansia di intervenire per mettersi al servizio di una comunità in cammino ma, secondo l’autrice, la formazione è una buona risposta, in questa modo “ci si impegna per non essere indispensabile”. Insomma: “stare qui e allo stesso tempo lavorare per non esserci”.

Sta in:
Esserci Anno 2011 N. 3 P. 11