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"Adotta un cristiano di Mosul": come continuare

Dossier:
Speciale Iraq

Dario Salvi e Bernardo Cervellera hanno visitato dal 2 al 10 gennaio decine di campi del Kurdistan irakeno dove sono rifugiati centinaia di migliaia di cristiani, yazidi, musulmani fuggiti o scampati ai massacri dello Stato islamico e hanno raccolto questo reportage. Il motivo che li ha spinti è stata la risposta all’invito del patriarca di Baghdad, Mar Luis Sako che, prima di Natale, aveva chiesto loro di visitare i profughi per mostrare loro la vicinanza e la compassione della Chiesa universale. È quanto hanno fatto, portando con loro anche tutta la simpatia e il sostegno che i lettori e gli amici di Asia News hanno testimoniato con i contributi inviati per la campagna “Adotta un cristiano di Mosul”, che continua.

Sommario:

- Via Crucis: i profughi di Mosul oltre l’emergenza
- I bambini di Mosul e il futuro: il campo profughi “a cinque stelle”
- Scuola e lavoro: i problemi dei giovani profughi di Mosul
- Da Erbil a Duhok, viaggio nel Kurdistan irakeno tra mire autonomiste e derive islamiste
- Il sogno curdo di poter convivere fra cristiani e musulmani
- Rami, profugo a Erbil: “Non possiamo fuggire, il futuro dei cristiani è in Iraq”
- Sacerdote irakeno: “Lo Stato Islamico ha distrutto la fiducia dei cristiani nei musulmani”
- Profughi yazidi, il rischio del genocidio
- Alqosh: una Chiesa di frontiera, più forte della minaccia dello Stato Islamico

Sta in:
Asia News Anno 2015 N. 277 P. 10-20