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Il gas non ci serve piĆ¹

La storia emblematica del rigassificatore di metano di Brindisi del quale resta un’enorme spianata di cemento di fronte al mare dopo che la British LNG spa ha deciso di rinunciare al progetto a causa di troppa burocrazia. Ma tra le cause occorre annoverare anche il mancato sostegno pubblico che sarebbe andato a coprire il gap tra guadagni previsti e reali post-costruzione. Gap che si presentava molto probabile visti il calo dei consumi del gas e l’assenza di contratti di fornitura che ha colpito anche altri rigassificatori italiani. Nonostante questo la Strategia energetica nazionale, varata a marzo 2013 dal governo Monti, prosegue ed è prevista la costruzione (e il finanziamento con i soldi delle tasse) di altri rigassificatori dai costi esorbitanti e del gasdotto Trans Adriatic Pipeline (TAP) che mette a rischio 8 chilometri di entroterra salentino.

Sta in:
Altreconomia Anno 2014 N. 163 P. 39