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Torna all'elenco“Episodio preoccupante e rivoltante”: lo sdegno del mondo cattolico sui fatti di Gorino;
Un parroco triestino apre le porte ai profughi, ma il paese si ribella;
Le migrazioni secondo monsignor Crepaldi: accogliere sì ma fino ad un certo punto
Dodici donne, di cui una incinta, e otto bambini. Erano loro i migranti destinati all’ostello di Goro, piccolo comune in provincia di Ferrara. Ma gli abitanti del paese hanno detto categoricamente no.
Lo stesso hanno fatto nel comune triestino di Aquilinia, dove il parroco era disponibile ad ospitare alcuni richiedenti asilo, e a Roncone, in Trentino.
Il parere in merito di monsignor Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste: “tra i criteri per la difesa del bene comune nelle politiche immigratorie c’è anche il dovere di salvaguardare la propria identità culturale”.
- Sta in:
- Adista Anno 2016 N. 6340 P. 2-6
- Thesaurus:
- migranti, rifugiati, esclusione sociale, società, Chiesa, diritti umani, accoglienza, Italia, Unione Europea