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Resistenza, non collaborazione, costruzione di alternative. Sul clima i movimenti affilano le armi;
Le strategie del movimento per la giustizia climatica

Dopo la Cop 21 “la disobbedienza climatica appare sempre più legittima”. Il movimento per la giustizia climatica si appoggia su 3 pilastri: resistenza (previste delle azioni di mobilitazione mondiale), diverse forme di non cooperazione (ad es. disinvestimento, boicottaggio contro le energie fossili...) e costruzione di alternative. A questi bisogna affiancare forme “translocali” di solidarietà e di lotta.
Nell’articolo di Combes e Haeringer, riportato per intero, sono proposte 10 prospettive da dibattere nel corso del 2016.

Sta in:
Adista Anno 2016 N. 6318 (suppl. al) P. 13-15