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Delta del Niger, Shell scappa dalle sue responsabilità
Il colosso fossile dichiara di cedere le attività nell'area in accordo alla sua strategia di riduzione delle emissioni, ma secondo gli esperti vuole evitare i tribunali internazionali. 180 mila barili di petrolio al giorno è la capacità di trasporto dell'oleodotto Trans-Niger pipeline costruito nel 1965 dal gruppo Royal Dutch Shell. 1,2 miliardi di dollari è l'ammontare del prestito che Shell ha previsto a favore del consorzio locale. "Shell è consapevole che un risarcimento adeguato per i danni causati dalle sue attività nel Delta del Niger potrebbe costarle decine di miliardi di dollari" - Iniruo Wills.
- Sta in:
- Altreconomia Anno 2025 N. 277 P. 36-39