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Stupri di guerra: il silenzio delle innocenti

Uno sguardo antropologico su uno degli episodi più dolorosi della storia che si consumò in Italia nel 1944: gli stupri di massa in guerra. Atroci episodi di violenze sistematiche legittimati da modelli comportamentali sedimentati nella storia religiosa e culturale dell'Occidente. Umiliato e violato sessualmente, il corpo femminile diventa il mezzo su cui affermare la propria supremazia etnica. Una storia di silenzi imposti, in nome di una cultura patriarcale complice dei governi dei Paesi vincitori e vinti. La mancata denuncia delle vittime è anche determinata da meccanismi inconsci.

Box: "Per approfondire"

Sta in:
La Rocca Anno 2024 N. 18 P. 43-45