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Bambini rapiti e venduti nel Cile di Pinochet. Complici anche preti e suore
Durante la dittatura di Pinochet in Cile (1973-1988), i bambini venivano venduti come merce preziosa, non solo per il guadagno che portavano, ma anche per il risparmio che in questo modo aveva lo stato nelle spese dei servizi di assistenza. Questa tratta di esseri umani ha causato il rapimento sistematico di migliaia di bambini (si stima tra i 20mila e i 22mila). Il podcast intitolato "Figli del silenzio" realizzato nel febbraio del 2023 dlle giornaliste Elena Basso e Giulia De Luca cerca di fare luce su questo con l'aiuto di Hijos e Madres del Silencio e Chilenos de Sardigna - associazioni che da anni cercano i bambini sottratti dal governo con l'inganno alle loro famiglie. Ne è emerso che in queste dinamiche erano coinvolti anche preti e suore, tant'è che molti di questi bambini sono in Sardegna: lì, diverse congregazioni di suore avevano missioni in Cile.
- Sta in:
- Adista Anno 2024 N. 6679 P. 11-13
- Thesaurus:
- Cile, America latina, storia, politica, dittatura, governo autoritario, violazioni dei diritti dell'infanzia, infanzia, illegalità, criminalità, famiglia, Italia, Europa, congregazioni religiose, istituti religiosi, ordine religioso, missione, impegno personale, impegno sociale, mass media, stampa, stampa internazionale, giornalismo, informazione, dati, documento