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Il furto dei medici

L'articolo (di Anna Pozzi, pp. 4-7) è il primo di una serie di contributi sul tema della carenza di medici che, soprattutto dopo l'emergenza sanitaria della pandemia, interessa i Paesi più ricchi (caso emblematico è rappresentato dall'Inghilterra) e anche quelli più poveri, in particolare quelli africani. Questo aspetto delle migrazioni emerge dai dati del report dell'Oms in cui viene stilata una lista dei paesi a rischio per la perdita di personale sanitario: ben 40 si trovano nel continente africano. Il secondo dei tre contributi (Filippine, la fuga dei camici, di Chiara Zappa, pp. 8-9) approfondisce il tema della migrazione del personale medico e le sue conseguenze nelle Filippine, dove il fenomeno non è nuovo ma ha assunto ora le dimensioni di una vera e propria emergenza sanitaria (tanto che il governo del Paese vorrebbe assumere personale non ancora abilitato). All'origine di questa situazione - aggravatasi con la pandemia - ci sono le condizioni estreme di lavoro e i salari bassi. L'ultimo articolo (Medici che vanno medici che vengono, di Anna Pozzi, pp. 10-11) guarda al fenomeno dalla prospettiva italiana, poichè la migrazione di medici e infermieri riguarda anche l'Italia. Se da un lato si registra la carenza di personale medico (da ricondurre al mal funzionamento del sistema sanitario nazionale che per questo dev'essere ripensato e riorganizzato) da un altro lato importare operatori qualificati dai paesi più poveri genera un problema etico e quanto mai concreto: aumenta le disuguaglianze e gli squilibri nel mondo. 

Sta in:
Mondo e Missione Anno 2023 N. novembre P. 4-11