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Regime Afwerki. Solo propaganda

Il dossier (a cura di Brando Ricci) propone una serie di articoli che cercano di delineare quelli che sono i problemi attuali della realtà eritrea e, soprattutto, quali sono le prospettive del paese. Gli articoli inseriti sono: 

  • Un paese in guerra con sè stesso (di Mohamed Kheir Omer, pp. 38-40) L'articolo traccia un profilo del paese: ne ripercorre la storia e ne approfondisce la situazione politica e sociale di oggi, caratterizzata da lacerazioni interne, instabilità e conflittualità; 
  • Alleati o rivali? (di John White, pp. 41-43) Isaias Afwerki e Abiy Ahmed Ali sono i leader rispettivamente di Eritrea ed Etipia, che nel 2018 erano giunti alla sigla di un accordo di pace. Oggi, tuttavia, i loro rapporti hanno subito una frattura e tale accordo vacilla: l'articolo cerca di approfondire questo tema, riportandolo entro il contesto internazionale e geopolitico più ampio;
  • Tutti gli uomini di Afwerki (di Mohamed Kheir Omer, pp. 44-47) L'autore, ex membro del Fronte di liberazione dell'Eritrea, traccia un profilo - breve ma preciso - per ciascuna delle figure più vicine ad Afwerki. Parte di questo 'clan' esclusivo sono dirigenti dell'intelligence e delle forze armate, comunicatori, ideologi. Il primo dei profili si concentra, però, sul ritratto didattore;
  • Fuga dalla realtà (di Habte Weldemariam, pp. 48-50) Tema principale dell'articolo è il fenomeno della migrazione eritrea: ne vengono riportati i dati aggiornati, approfondendone le cause principali (che sono da ricondurre alla situazione politica e sociale interna al paese); 
  • La stampella araba (di Habte Weldemariam, pp. 51-53) L'articolo approfondisce aspetti inerenti la politica estera dell'Eritrea, proiettandola sullo scenario geopolitico internazionale; 
  • La ribellione dei giovani della diaspora (di Zekarias Kebraeb, pp. 54-55) Il Brgied Njamedu è il movimento politico di opposizione nato nell'estate del 2022 e diffusosi soprattutto tra i giovani eritrei residenti all'estero. L'articolo ne approfondisce le dinamiche e le ripercussioni; 
  • La fede messa alla prova (di Berhane Woldeyesus, pp. 56-57) Dalla sua indipendenza (ottenuta nel 2015) ad oggi, anche la Chiesa cattolica eritrea come tutte le altre istituzioni religiose del paese, ha dovuto sottostare alle restrizioni e ai controlli attuati dal regime. La situazione persiste nella sua difficoltà, nonostante le denunce dei vescovi, tanto che migliaia di giovani fedeli scelgono di abbandonare il paese. 
Sta in:
Nigrizia Anno 2023 N. 11 P. 36-57