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La complicità della polizia

Dal luglio 2023 le autorità tunisine mettono in atto una politica "anti-migranti" equiparabile alla deportazione e al respingimento violento. Ma il traffico di migranti (molto lucrativo) è gestito da reti di contrabbandieri che operano con la complicità della polizia: infatti, l'influenza di questa istituzione è incrementata dopo che la classe dirigente ha preferito corromperla per avere più potere. Il Paese, inoltre, da diversi mesi vive una crisi socioeconomica e politica (quest'ultima innescata dall'attuale presidente, che ha deciso di impadronirsi di tutti i poteri e riscrivere una nuova Costituzione). I migranti subsahariani sono diventati il bersaglio di un suo discorso razzista: questo, però, è contraddittorio e difficilmente conciliabile con le promesse fatte ai leader europei di aiuto nell'arginare il fenomeno migratorio accettando di accogliere profughi in Tunisia. 

Sta in:
Nigrizia Anno 2023 N. 9 P. 32-35