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La sovvenzione perduta

Dossier sul tema dei carburanti e sulle conseguenze delle scelte di Niger e Angola, i due maggiori produttori di petrolio del continente africano A cura di: Raffaello Zordan, Ibanga Isine, Antonella Sinopoli, Luca Bussotti, Rocco Bellantone. 

Gli articoli: 

  • "Gli informali" e la lotta di classe alla pompa di benzina (Raffaello Zordan) I governi di Nigeria a Angola hanno recentemente tagliato le sovvenzioni sui carburanti, mandando in crisi la maggioranza della popolazione detta appunto "classe degli informali". Si tratta di tutti quei lavoratori che cercano di sopravvivere procurandosi le risorse da una miriade di attività inesistenti per il fisco. Una delle possibilità che consente loro di restare a galla era il prezzo calmierato delle benzine, ma ora si ritrovano con l'inflazione in ascesa e ripercussioni sul costo del cibo e dei servizi primari. Il tema offre anche uno spunto di riflessione sulla questione della transizione energetica. 
  • Benzina sul fuoco (della povertà) (Ibanga Isine) Il nuovo presidente nigeriano ha stabilito la cancellazione del sussidio per il carburante, con conseguenze sull'economia già in crisi e l'aggravarsi di povertà, fame, disparità di reddito, insicurezza e disoccupazione. In molti, tuttavia, sono concordi nell'affermare che il problema principale sono l'inefficenza e la corruzione delle istituzioni: c'è un traffico di petrolio che viene gestito da ambienti dell'esercito e della politica. 
  • Batosta per l'economia informale (Antonella Sinopoli) Hanno risentito della decisione della Nigeria e del presidente Tinubu anche i paesi limitrofi (come Camerun, Ciad e Benin che dipendevano dalla benzina nigeriana di contrabbando) con crisi in vari settori. Impatto più attenuato in Ghana. 
  • Se la coperta è corta (Luca Bussotti) La fine delle sovvenzioni troverebbe una spiegazione nella necessità, secondo il governo, di indirizzare maggiori risorse allo sviluppo di altri settori importanti (come l'educazione), ma per ora ha solo conseguenze violente e visibili, con ondate di manifestazioni e proteste.  Si sta confermando il rischio (paventato da Wacassuga) di implosione sociale dell'Angola.
  • Transazione a ostacoli (Rocco Bellantone) Nonostante il potenziale, c'è uno stallo negli investimenti nelle fonti rinnovabili in Africa determinato da diversi fattori. Lo sfruttamento delle fonti fossili continua ad essere vantaggioso per i governi africani che puntano a ottenere il massimo guadagno immediato piuttosto che progettare soluzioni a lungo termine. 
Sta in:
Nigrizia Anno 2023 N. 9 P. 8-21