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Copia carbone del solito canovaccio

Nella regione di Tete, Mozambico settentrionale, l'estrazione e l'esportazione del carbone è molto cresciuta soprattutto nell'ultimo anno con la ripresa postpandemica e la crisi del gas russo. A godere dei benefici economici, però, sono le compagnie indiane che presiedono l'area (proprietaria di tutto è ora Vulcan, compagnia sussidiaria della multinazionale indiena Jindal). La popolazione locale, invece, patisce le conseguenze dell'inquinamento (malattie) e non vede l'ombra del benessere economico che l'attività estrattiva avrebbe dovuto portare (la città è decadente, molti terreni sono stati espropriati, intere comunità sgombrate e poi ricollocate in villaggi fatiscenti). Infatti, manca un contratto nazionale per i minatori e a trattare con le compagnie è il governo centrale di Maputo, non i funzionari della provincia di Tete.

Sta in:
Nigrizia Anno 2023 N. 4 P. 26-29