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L'arte e la cultura africana nei musei europei: decolonizzare la cultura europea.

Gli articoli:

  • Un continente tenuto a distanza. Il museo può diventare un laboratorio di pratiche di decolonizzazione, facendo interagire Africa ed Europa.
  • Fantasmi coloniali (Giulia Grechi). I musei etnografici hanno una radice coloniale, riproducono e difendono l'idea dell'universalità degli schemi culturali europei. Il patrimonio museale incarna relazioni diseguali di potere. cIl colonialismo ha prodotto anche una cultura coloniale. Il 90% del patrimonio artistico e culturale africano si trova fuori dall'Africa.
  • Memorie trans-culturali (Giulia Grechi). Vengono approfonditi i temi riguardo le memorie esposte nei musei e le loro storie per la redistribuzione degli spazi museali.
  • Rischio di un'operazione eurocentrica (Beatrice Falcucci). A dettare le regole e a imporre le unità culturali è l'Europa, lo denunciano gli attivisti e studiosi che chiedono un cambio di passo verso l'Africa.
  • Continente saccheggiato (Marco Aime). Gran parte degli oggetti d'arte africana che si trovano nei musei europei è stata sottratta nel periodo coloniale. È stato avviato un percorso di restituzione, ma per affrontare davvero il problema è necessario che l'Europa guardi in faccia quel capitolo della sua storia.
  • Inconscio coloniale (Alessandro Triuizi). Risignificare le collezioni etnografiche e museale in senso decoloniale richiede un'azione di lunga durata capace di confrontarsi con l'inconscio coloniale che è tuttora vivo.
Sta in:
Nigrizia Anno 2023 N. 5 P. 8-21