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Investire nel petrolio non convince gli ugandesi

Dopo anni di stallo il progetto di costruzione di un oleodotto che colleghi i giacimenti ugandesi alla costa tanzaniana ha ricevuto il via libera, ma ci sono parecchi punti insoluti come le ripercussioni che si abbatteranno su duemila famiglie che saranno costrette a trasferirsi altrove e la mancanza di indennizzi per i raccolti seminati nelle zone interessate dal viadotto. Il petrolio che potenzialmente potrebbe alzare in modo cospicuo le entrate dello Stato, potrebbe però rivelarsi un grosso fallimento se i leader mondiali, incalzati dai problemi legati al cambiamento climatico, decidessero di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.

Sta in:
Internazionale Anno 2022 N. 1448 P. 24
Già pubblicato in:
The Economist (Regno Unito)