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Argentina. Dopo Menem, di nuovo Menem?;
L’“amico americano” in soccorso a Menem;
“Non possiamo più negare l’orrore”;
“L’Italia ci ha abbandonati, in nome degli affari”;
“Una follia figlia del nazismo”

Il candidato favorito per vincere le nuove elezioni presidenziali del prossimo 14 maggio sembra essere il presidente uscente Carlos Menem. L’Argentina, in questa vigilia elettorale, si trova a fare i conti con una grave crisi economica: alcuni economisti hanno criticato apertamente la politica speculativa del ministro Domingo Cavallo.
In “L’“amico americano” in soccorso a Menem” si disegna un quadro della situazione argentina: la lotta all’inflazione ha prodotto i suoi frutti, ma la disoccupazione è in aumento. Si è inoltre riaperto il doloroso capitolo dei desaparecidos e stanno venendo alla luce i traffici d’armi con Croazia ed Ecuador. Menem può comunque contare sull’appoggio degli Usa.
La questione dei desaparecidos viene trattata nell’articolo “Non possiamo più negare l’orrore”: il silenzio e l’omertà su questo tema sta ormai cadendo dopo le confessioni di alcuni militari. Il comandante dell’esercito, Martin Balza, ha riconosciuto il comportamento ‘immorale’ dei militari e anche i vescovi cattolici si accingono a chiedere “perdono a Dio e alla società”.
Segue la testimonianza di uno “scomparso” italiano, testimone d’accusa nel procedimento giudiziario sui crimini contro cittadini italiani in Argentina.
Infine viene proposta un’intervista a Padre Makarios Geist, monaco argentino e archimandrita del patriarcato ecumenico di Costantinopoli, che parla delle complicità ecclesiastiche nella tragedia dei desaparecidos
Sta in:
SIAL Anno 1995 N. 5 P. 18/23