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Il Regno

Una partita ancora aperta

In apparenza non ha perso nessuno, ma chi abbia vinto - tra l'Unione Africana e la Corte penale internazionale -non è ancora chiaro. Dal summit straordinario dei leader africani ad Addis Abeba, tenuto tra l’11 e il 12 ottobre, non è giunta la temuta dichiarazione di ritiro di massa: i 34 stati che hanno ratificato lo Statuto di Roma non abbandoneranno il Tribunale dell’Aja, ma avanzano delle richieste precise. Queste sono: protezione dai processi per i capi di stato e di governo in carica e sospensione di quelli in corso contro il presidente kenyano Uhuru Kenyatta e il suo vice William Ruto. In più, ci sono un invito ai paesi africani a proporre emendamenti allo statuto del tribunale e l’impegno a estendere la giurisdizione della Corte africana dei diritti dell’uomo e dei popoli

Sta in:
Il Regno Anno 2013 N. 20 P. 636