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Torna all'elencoLa missione non รจ finita. Mons. Giuseppe Franzelli, vescovo di Lira
Nel 2011 in Uganda si terranno le elezioni presidenziali, cui il paese si sta preparando con le primarie interne ai partiti. Sono avvenuti violenti scontri tra fazioni avverse; la conferenza episcopale stessa ai primi di settembre era intervenuta dicendosi preoccupata per la libertà di stampa, «uno dei principali strumenti della partecipazione democratica», «indispensabile» e tuttavia «minacciata un po’ in tutto il mondo» e anche in Uganda. Scrivendo una delle consuete lettere a familiari e amici (cf. Regno-att. 12,2009,384), mons. Giuseppe Franzelli, comboniano di origini bresciane e dal 2005 vescovo di Lira, non solo presenta uno spaccato di Chiesa e di società d’Africa, raccontando dell’improvvisa scomparsa di due missionari, del clima teso e incerto in una nazione popolata al 48,7% da giovani con meno di 15 anni, della barbara uccisione di una bambina. Ma s’interroga e interroga sulle ragioni del servizio missionario e sulla necessità di un continuo rinnovamento dell’annuncio del Vangelo «nella sua radicalità».
- Sta in:
- Il Regno Anno 2010 N. 20 P. 665-667