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Fuori dal ghetto: nella “capitanata” durante la raccolta i braccianti accampati sono anche duemila

Papa Latyr Faye (detto Herve) e Mbaye Ndiaye, senegalesi, hanno deciso di liberare le 400 persone sfruttate dal caporalato agricolo che vivono nel ghetto dell’agro di San Severo, vicino a Foggia.
Sostenuti da diverse associazioni (Libera, Arci, coop. Pietra di scarto, Cgil) hanno ottenuto tre strutture messe a disposizione dalla regione Puglia come albergo diffuso per lavoratori stagionali.
Il loro obbiettivo finale è quello di ottenere la concessione dei 20 ettari di terreno che circondano l’albergo diffuso: lì autocostruiranno delle abitazioni in legno e paglia destinate ai lavoratori e coltiveranno in proprio i pomodori da immettere nel mercato grazie alla rete del commercio equo e solidale.

Sta in:
Altreconomia Anno 2014 N. 158 P. 32-35