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Che vergogna! Disumanità e ipocrisia dei paesi europei di fronte al fenomeno dei flussi migratori: un’analisi sulla direttiva rimpatrio

Un’analisi sulla “Direttiva di Rimpatrio” europea nota popolarmente come la “direttiva della vergogna”. Essa contiene provvedimenti repressivi e polizieschi. Possono essere rinchiusi ed espulsi anche i minori non accompagnati, l’immigrazione irregolare può essere punita con la detenzione fino a 18 mesi e prolungata con semplice ordine amministrativo. La direttiva viola la Convenzione europea sui diritti del Bambino, i diritti inalienabili di ogni essere umano, crea una categoria inferiore di esseri umani “gli irregolari” o “illegali”. Non vengono considerate le cause dei flussi migratori che consentirebbe di capire che l’immigrazione è il risultato di una ingiustizia strutturale a cui si aggiungono guerre, conflitti aizzati dall’esterno e carenze causati da danni ambientali (disboscamenti, contaminazione delle acque, tossicità da insetticidi).
Iaquinandi Castro sottolinea come l’Europa sia il continente che ha “invaso” con più immigrati il resto del mondo, senza che i cittadini europei abbiano ricevuto per questo un trattamento disumano e vessatorio della loro dignità. La parola alla società civile: il silenzio è complicità. L’indifferenza anche.

Sta in:
Adista Anno 2008 N. 5967 (suppl. al) P. 2-4